Gli spettatori si ritrovano a sognare, rapiti da poetiche composizioni pianistiche
Il musicista italiano Stefano Gueresi ha spinto la platea a fantasticare, con le sue poetiche composizioni. "I brani mi hanno ispirato i ricordi ed i pensieri più svariati", ha commentato entusiasticamente Bernward Fohlmeister. Lui e sua moglie hanno visto per caso una locandina del concerto, mentre facevano una passeggiata.
"Mi ha impressionato come questo artista sia capace di suonare in modo così delicato in alcuni momenti, e subito dopo in modo così vigoroso e potente". In realtà è proprio nelle intenzioni di Gueresi descrivere sentimenti e situazioni attraverso la sua musica. Quando le dita del 45enne pianista di Mantova corrono velocemente sui tasti durante "Danza d'autunno" è facile immaginare foglie morte spazzate dal vento.
"E' stato stupefacente scoprire che ciò che ti aspettavi dopo avere letto il titolo del brano veniva poi puntualmente evocato dalla musica", dice Bernward Fohlmeister. Forse si aspettava un'atmosfera più tranquilla da "La neve e l'amore lontano", ed ha apprezzato molto "Fiori nella nebbia".
Stefano Gueresi descrive la sua musica come "classica contemporanea", il che implica che i due elementi convivono nella stessa forma. "Molto spesso le strutture delle mie composizioni sono "classiche", dice il compositore," ma molti elementi moderni, che a volte riecheggiano il pop-rock romantico degli anni '70, emergono tra le note". Il suo concerto ad Unna faceva parte del programma di commemorazione del 50° anniversario della stipulazione del trattato italo-tedesco sul reclutamento del lavoro. E' stato certamente l'inizio di una collaborazione più stretta tra Unna e Mantova, e Stefano Gueresi è stato accompagnato nella sua visita da altri ospiti provenienti dalla città lombarda.
ARTICOLO APPARSO SULLA "WESTFALISCHE RUNDSCHAU" del 9 agosto 2005.